Nell’ultimo paio di giorni, per una serie di motivi che non sto a spiegare, lei dice in battuta di essersi sostituita al mio moroso. Cavoli, è vero! Mattina e pomeriggio insieme, poi anche la sera.
Così, non posso rifiutarmi di fare per lei una biografia, sui generis ovviamente. Una proposta lanciata in battuta, ma che lei non sa che sarebbe potuta diventare realtà.
Prima femmina della prole dei Monteverdi, punta a far diventare doppio il suo cognome, alla spagnola: un nome che è tutto un programma e che, di certo, le darebbe quel tono di nobiltà che il suo charme francese chiede da tempo.
Il suo pallore in viso non le impedisce di indossare quel che vuole e come vuole. “Non mi interessa, se a me va”: è il miglior modo per farsi meno problemi.
Del resto ci pensa già ogni altra cosa a creargliene: niente viene preso superficialmente da lei, ogni faccia ha la sua importanza, ogni attività merita il giusto tempo per prepararla. Così si scontra con chi ha ritmi e attenzioni anche di poco differenti.
Sorrido pensando che una volta l’ho vista con in mano la scarpa, che doveva indossare, per più di 10 minuti perché qualcuno le stava facendo un discorso e lei più di due cose insieme non le sa fare. Crea buffe situazioni al supermercato o in centro perché guardare un prodotto e rispondere alla tua domanda non son cose che può gestire contemporaneamente.
Ha un vizio irrinunciabile: il cioccolato. Potrebbe impazzire senza il suo cacao al mattino, il suo “balcone” a merenda e alcune chiazze scure sui suoi biscotti.
Eppure, a detta di Vianne nel film Chocolat, i Maya credevano che il cacao avesse il potere di liberare desideri nascosti e di svelare il destino. Allora, carissima, lascio che il cioccolato continui ad invadere la tua vita e a svelarti ciò che il futuro ha in riserbo per te.
For love alone, non lasciare sia solo il titolo di un libro, ma il motore di tutto.
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