Un piccolo pensiero per quel che è stato il breve ma intenso esperimento di mettermi alla guida di un kart e gareggiare quasi “come quelli seri”.
Casco in testa e giubbino in pelle, che è quel tocco personale che mi fa tornare ai pensieri della mia adolescenza. Quando sognavo di essere in sella ad uno di quei centauri delle due ruote anche se avevo una paura matta quando me li vedevo sfrecciare in parte sulle strade; bei ricordi di quando puntavo ad assomigliare a tipi che però avrei avuto troppa vergogna di imitare.
Di qua dal vetro ti sembra vadano così veloci da rischiare lo schianto ad ogni curva. In pista le attenzioni che poni da spettatore scompaiono.
Nessuna marcia da cambiare, nessuna preoccupazione di urtare altri kart: non sono autoscontri ma nemmeno macchine la cui riparazione ti costa un occhio della testa.
Solo la voglia di schiacciare l’acceleratore nei rettilinei e prendere le curve in velocità.
E dopo la prima volta, si punta a migliorare il proprio risultato: sotto i 35 secondi a giro dovrei farcela anche io!
2 commenti:
Beh, se alla prima esperienza fai un 35", direi che hai nel sangue la velocità.
In effetti a vederti dal vetro si vedeva una certa grinta alla Felipe Massa.
Grandi sfide ci aspettano allora.
Però ci vengo pure io la prossima volta!!!
Non so se torno a metà Novembre (spero di si perchè in caso contrario vuol dire che non mi laureo!!!) comunque mal che vada un paio di settimane a Natale sono a Brescia!
..forse solo una perchè una son via, cmq ci si vede di sicuro!
A presto, Andrea.
Posta un commento