lunedì 6 ottobre 2008

Nostalgia canaglia

Nostalgia, nostalgia canaglia
di una strada, di un amico, di un bar

Finisce così anche una splendida due-giorni di festeggiamenti meritatissimi; finisce così, con la nostalgia con cui erano iniziati. La voglia di questi due giorni giustificava tante mie pause, “il dovere può aspettare”, mi dicevo. Ed in fondo era vero.
Ma quando tutto passa, non ci sono scuse che reggano eventuali altri tentennamenti: sotto di lena con la vita di tutti i giorni!
Più gli eventi sono eccezionali e le esperienze significative e vissute con intensità, più difficile è il ritorno alla realtà. Realtà che spesso tanto male non è, ma è la normalità, e questo non sembra bastare.
Così succede per i grandi pranzi importanti, per le vacanze settimanali e gli weekend dove tutto fila liscio. Succede quando ti ritrovi in un posto più bello di come l’avevi immaginato ma che è troppo lontano da raggiungere tutti i giorni, succede per un incontro inaspettato.

Come è contorto l’animo umano! Fa sempre di tutto per rovinarsi i bei momenti e impedire che di goderseli in tutta la loro durata: le danze si aprono con la tristezza di sapere che il bello prima o poi finirà e si chiudono con la certezza che le danze sono veramente finite.
Se solo riuscissimo a pensare un po’ di più a quel che ci sta in mezzo!

Nostalgia, nostalgia canaglia
che ti prende proprio quando non vuoi

1 commento:

Andrea ha detto...

Essendo appena tornato da uno stage penso di essere particolarmente in tema..

La gente che conosci lì(campi,stage ecc.) che ti colpisce ma che sai che difficilmente rivedrai,e quando riguardi le foto la nostalgia di momenti passati assieme è tanta.

La gente che vedi distrattamente in giro,che lì conosci meglio ma che sai che nella quotidianità rivedrai molto poco..

Solo ritrovarsi,parlare 2 minuti,però,puuò riproiettarti a quei giorni!Come se fossi ancora là..

Andrea "il alberghiero"