- braccio rotto a settembre: due settimane di puro relax trasformate in giorni da crocerossina;
- rottura femore: compleanno in pronto soccorso;
- infarto: ultimo dell’anno in ospedale
- ricovero: tesi senza nonno, pranzo pure
Tempo di vacanze, tempo di malori.
Per carità, non volevo augurarveli. Solo mettere per iscritto quel che puntualmente accade a intervalli regolari: quelli delle vacanze e dei momenti “belli”.
Come se il mondo dei “non più giovani” si mettesse d’accordo per far succedere tutto in quelle occasioni. Poverini, mica lo sanno loro e sono i primi che se ne dispiacciono: per questo non son qui per puntar loro il dito contro.
Ma ora succede che troppo spesso accadono queste cose e in un certo senso, quando sai che quello dovrebbe essere il momento per tirare un po’ il fiato, non ti senti autorizzata a farlo, per scongiurare che non succeda qualcosa di spiacevole.
Così il momento di gioia si vela sempre di un po’ di preoccupazione per chi lotta con incidenti di percorso.
Cure me
I just need to be touched
by silence and noise
you cure me just with time
Un respiro profondo e un po’ di voglia di impiegare il tempo in maniera diversa dai piani.
1 commento:
Ohi Moni, ma che succede??
Un abbraccio,
Vale
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